Ti serviranno:
- pasta bouquet
- colori in gel Saracino (i colori li sceglierai in base al colore dell’occhio che vorrai fare)
- High percentage alcohol
- smalto spray
- Isomalt già pronto Saracino – come preparare l’isomanto lo trovi qui HERE
- pennello sottile
- pirottino di silicone
- Balltool
Step 1
Prepara la base dell’occhio con la pasta bouquet. Si deve fare un incavo nel centro dell’occhio, che determinerà la grandezza dell’iride. Lascia asciugare una notte.
Step 2
Colora l’iride con il pennello sottile, una alta percentuale di alcol ed il colorante gel. Inizia creando uno strato sottile di alcol. Aggiungi il colore più chiaro alla base. Aggiungi poi i vari altri colori più scuri. Diluisci i colori in modo che non risultino troppo forti!
Di solito, uso sempre due o tre colori diversi.
Step 3
Dipingi l’iride con una zona più chiara (che starà sotto) ed una zona più scura che punterà verso l’alto. La zona più scura sarà più scura a causa dell’ombra della palpebra superiore. Per completare l’effetto realistico dell’iride, disegna una linea sottile da contorno attorno all’iride. Non dimenticare la pupilla – questa è dipinta con il colorante nero in gel.
Step 4
Il color non deve uscire dalla conca creata in precedenza nell’occhio. Inoltre, deve essere ben asciutto prima di procedere oltre. Un phon per capelli può essere usato per accelerare il processo di asciugatura.
Step 5
Applica un primo strato di lacca alimentare e lasciare asciugare.
Step 6
Riscalda l’occhio con delicatezza – puoi farlo anche tramite un phon. Sciogli l’isomalto nel microonde (ad intervalli di 30 – 15 secondi) dentro ad un pirottino di silicone. fai attenzione a non scaldarlo troppo, altrimenti l’isomalto diventerà marrone.
Step 7
Non mescolare per evitare di creare bolle – lascia riposare un po’ fino a quando non si arrestano le bolle. Riempi l’incavo dell’occhio creando una piccola cunetta e lascia asciugare. Importante: inserisci l’occhio dentro un sacchetto di plastica per alimenti e chiudilo, in modo tale da evitare l’assorbimento dell’umidità che annebbia l’isomalto.